Ritiro spirituale delle Consorelle e dei Confratelli della Misericordia di Rosolini - Rosolini 16 novembre 2025
RITIRO SPIRITUALE DELLE CONSORELLE E DEI CONFRATELLI DELLA MISERICORDIA DI ROSOLINI “LA MISERICORDIA AL CENTRO DELLA VITA CRISTIANA”
Rosolini 16 novembre 2025
Le consorelle e i confratelli della Misericordia di Rosolini si sono ritrovati questa mattina presso l'Istituto delle Suore del Sacro Cuore della Beata Maria Schininà di via Bellini per il loro ritiro spirituale e di formazione.
Prendendo spunto dal Piano Pastorale Diocesano 2025-2031 "Ciò che era fin da principio... noi lo annunciamo anche a voi", che il nostro Vescovo, mons. Salvatore Rumeo ha promulgato lo scorso 26 settembre, il governatore Nino Savarino ha parlato della "Misericordia, centro della vita cristiana".
"Spesso non ci pensiamo, ma noi volontari della Misericordia abbiamo un osservatorio privilegiato perché siamo quotidianamente a contatto con i poveri" ha esordito Savarino. "Come diceva papa Francesco, l'amore per gli altri – gli stranieri, i malati, i prigionieri, i senza fissa dimora, perfino i nemici – è l'unità di misura di Dio per giudicare le nostre azioni. Da ciò dipende il nostro destino eterno".
Il governatore ha anche invitato i confratelli ad "essere testimoni gioiosi della Misericordia di Dio", a "manifestare sentimenti di comprensione, compassione e vicinanza" con chi soffre e a "prenderci carico delle sofferenze e delle difficoltà degli altri".
Un argomento molto dibattuto tra i confratelli è stato la Crisi del volontariato e le azioni e iniziative da intraprendere per arginare il problema delle risorse umane.
"Come ci ricorda il nostro Vescovo, la Chiesa, e quindi anche la Misericordia, deve tessere relazioni vere e non a distanza" ha concluso Savarino. "Per questo vi invito a uscire di casa per incontrare il volto del fratello, a venire in sede e a vivere la sede, perché stando insieme si crea comunità vera, relazionale, fraterna".
Il custode Fabio Figura ha poi organizzato un project work intitolato "La Misericordia che vorrei".
I confratelli e le consorelle, suddivisi per gruppi, hanno progettato la loro Misericordia ideale.
"È un modo per costruire insieme l'associazione sperata, per partecipare attivamente alle azioni necessarie per sviluppare servizi e funzioni, per comprendere le problematiche e le criticità dello stare insieme e per assumersi le responsabilità che nascono dal servizio reso" ha detto Fabio.
Al lavoro dei gruppi è seguito un confronto, molto intenso e interessante.
Sono state sviscerate le tantissime problematiche che quotidianamente si vivono in sede. In tutti è prevalso l’impegno di mettersi al servizio della Confraternita e della comunità cittadina, anche in vista delle imminenti elezioni statutarie.