Don Luigi Vizzini incontra i volontari e i confratelli - Rosolini 13 novembre 2025
DON LUIGI VIZZINI INCONTRA I VOLONTARI E I CONFRATELLI."COLTIVIAMO I GRANDI SOGNI DELLA FRATERNITA', DELL'AMORE VERO, DELL'ESSERE SEGNO DI SPERANZA"
Rosolini 13 novembre 2025
Incontro con il Correttore questa sera in Misericordia nell’ambito del cammino di formazione dei volontari e confratelli.
Don Luigi Vizzini ha proposto a tutti i presenti interessanti spunti di riflessione, per un servizio che non perda mai di mira il cuore dell’impegno in Misericordia.
“La Misericordia è un dono per la nostra città, per il servizio che essa svolge. È un dono per le persone che chiedono aiuto, per chi è nel bisogno, per gli ammalati, per gli anziani. È anche un punto di riferimento in una società fragile e spesso disorientata e una opportunità per la nostra vita che non dobbiamo sciupare” ha esordito il Correttore.
Don Luigi ha indicato 3 vie per vivere appieno il servizio in Misericordia.
Innanzi tutto la via degli ultimi. “Gli ultimi possono apparire solo come i beneficiari del nostro servizio. Invece loro sono il motore. Gesù nel Vangelo parte proprio dagli ultimi e ne fa maestri. Ricordiamoci che attraverso il servizio noi riceviamo tanto. La sofferenza ci rende più umani, più realisti, più concreti e più sensibili. Nella sofferenza impariamo la vita e in questo tempo, in cui tutto è artificiale, essere Misericordia significa essere umani”.
L’altra via è la via del Vangelo. “Cioè avere lo stile del Vangelo, che è lo stile dell’amore gratuito, umile, disponibile, a imitazione di Gesù che si è fatto servo. La via del Vangelo ci indica che Gesù è presente in ogni povero. È necessario passare ad uno stile evangelico caratterizzato dalla tenerezza e dalla vicinanza, dove i poveri sono beati, dove la missione è al centro, dove la gioia nasce dal servizio. Ricordiamoci che lo stile di Dio è lo stile della prossimità, della tenerezza, della vicinanza e della compassione”.
Don Luigi ci ricorda che il Vangelo ci offre due fondamentali mappe che ci consentono “di andare a sicura destinazione: le beatitudini e le opere di misericordia”.
Infine la terza via è la via della responsabilità. “Coltiviamo i grandi sogni della fraternità, dell’amore vero, dell’essere segno di speranza. Questo ci permetterà di contrastare il virus del pessimismo, del disfattismo e del disimpegno”.
Molto interessanti gli interventi dei volontari che, nel fare tesoro delle sollecitazioni del Correttore, aspettano i prossimi incontri.