Cresci.Mi Local - incontro di formazione a Regalbuto - 15 febbraio 2020 - misericordia rosolini

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Cresci.Mi Local - incontro di formazione a Regalbuto - 15 febbraio 2020

INCONTRO DI FORMAZIONE CRESCI.MI LOCAL A REGALBUTO

Regalbuto (EN) 15 febbraio 2020


Si è svolto a Regalbuto (EN) l'incontro di formazione Cresci.Mi Local.
Si tratta di un processo formativo su base territoriale che è stato sviluppato dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia all'interno del progetto finanziato dal Ministero del Lavoro denominato “READY– REti Associative per il Dono e l’Inclusione" e che si interessa dell'intervento sociale nella comunità di riferimento.
Il tema trattato ha avuto per titolo "Le MISERICORDIE e l'intervento sociale di comunità - Dal bisogno sociale alla presenza/azione delle Misericordie nei territori”.
Argomento e metodologie quanto mai importanti e attuali perchè, da un lato, ci mettono di fronte alle vere sfide sociali riguardo le nuove povertà, le marginalità e i rischi connessi e, dall'altro lato, ci propongono modelli di approccio alle varie problematiche che "impongono" un "fermarci a pensare, a riflettere", per poi tornare ad agire nella concretezza quotidiana.
Le Misericordie sono tendenzialmente associazioni del fare, che intervengono laddove c'è il bisogno di un fare concreto, soprattutto in ambito sanitario: un trasporto, un soccorso, una qualsiasi forma di assistenza.
Oggi, però, dobbiamo anche iniziare a guardarci intorno, a osservare le persone e la società, per cogliere quelle necessità che non sempre si appalesano con evidenza, ma che nascondono il rischio concreto di tramutarsi in nuove forme di marginalità.
Le Misericordie si muovono all'interno di un contesto che possiamo definire privilegiato nella prospettiva della conoscenza, della comprensione, della rilevazione di situazioni di precarietà sociale.
Questo è dato dal fatto che siamo costantemente a contatto con le persone che soffrono e che ci chiedono vicinanza umana e fattuale. Ciò ci consente di entrare in empatia con loro e con i loro bisogni, le loro paure, le loro debolezze, che spesso rimangono inespressi, accantonati, coperti, anche semplicemente per pudore.
In ragione di questa nostra peculiarità è arrivato il momento di iniziare a riflettere, di cambiare mentalità, di intraprendere una vera e propria rivoluzione culturale del bene.
Non dobbiamo rimanere sempre ad aspettare che ci chiamino quando il bisogno è già conclamato (azione questa certamente fondamentale, necessaria, insostituibile per le Misericordie). Facciamo un passo in avanti verso la comprensione dei fenomeni nel loro divenire, così da anticipare la "cura sociale" necessaria e opportuna.
E' come dare concretezza all'esortazione del compianto Luciano Tavazza (fondatore nel 1978 del Movimento del Volontariato Italiano - MoVI e storico segretario generale della Fondazione Italiana per il Volontariato - FIVOL da lui ispirata. Dal 1984 al 1991 ha partecipato alla redazione della legge quadro sul volontariato. E' morto nel 2000 - NdR) che, parlando del senso profondo del volontariato ci invitava a "ricercare e rimuovere le cause del disagio sociale", unica strada per dare corpo al concetto stesso di solidarietà nella dimensione della sussidiarietà.
Le Misericordie devono poter guardare al futuro prossimo, avendo ben chiaro che le ambulanze e le sirene dovranno cedere spazio alle altre opere di misericordia: dall'accoglienza all'incontro, dalle esigenze primarie di sopravvivenza alla crescita umana, sociale, ambientale, culturale. E' esattamente quello che ci esortava a fare il Santo Padre San Giovanni Paolo II quando, nel 1986, ci invitava ad essere "promotori e fautori della civiltà dell’amore e testimoni infaticabili della cultura della carità".
Ecco, l'incontro di Regalbuto ci vuole spronare a guardare il mondo che ci circonda da una nuova prospettiva: quasi a fare nostro l'essenza del cosiddetto "pensiero laterale".
La proposta Cresci.Mi Local, che era rivolta ai governatori e ai quadri delle singole confraternite, ci è stata presentata dal carissimo Andrea Del Bianco (Direttore Generale di Confederazione) e dai formatori Nora Elsa Ronchi e Carlo Andorlini.
La Misericordia di Rosolini è stata presente con il governatore, Nino Savarino, il segretario, Gianfranco Bognandi, la responsabile per i rapporti esterni e membro di Magistrato, Maria Grazia Scatà, dal responsabile dell'ufficio di segreteria, Giuseppe Morale e dall'addetta di segreteria, Daniela Foti.
Ognuno di loro torna a Rosolini arricchito e con la consapevolezza che c'è tanto da fare.
"Oggi sono stato tre volte contento" ha esordito il nostro governatore. "Primo, perchè ho rivisto gli amici di sempre, a cui sono legato da profonda amicizia. Mi riferisco a Ugo Bellini, a Santino Mondello, ad Andrea Del Bianco, a Maurizio Garofalo, Johnni Parisi, Nino Pani, Giovanni Bellofiore, al carissimo don Calogero Falcone e tanti altri. Poi perchè ho conosciuto altri volontari che come noi condividono i principi del giallo ciano e che, con le loro esperienze associative, ci fanno crescere e ci arricchiscono. Infine, perchè l'argomento trattato è molto interessante e stimolante. Come ho avuto modo di dire nel mio intervento, dobbiamo passare dal fare al pensare per poi tornare a fare meglio".
"La sfida è difficile ma va raccolta" ci ha detto Maria Grazia Scatà. "E' una sfida che coinvolge ciascun volontario e il loro stesso modo di intendere la Misericordia. Dobbiamo lavorare molto a partire proprio da noi stessi, così da aprire menti e cuore agli altri".
"Certo, la proposta di Cresci.Mi Local ci ha fatto comprendere quante molte sono le possibili strade da percorrere. Esse però necessitano di tanta formazione mirata e costante" è stato il commento di Daniela Foti, che ha anticipato il pensiero di molti dei partecipanti all'incontro.
"Ora dobbiamo portare questa esperienza nella nostra realtà associativa, nel nostro contesto sociale" ha tenuto a precisare Giuseppe Morale. "Il contributo di tutti i volontari è fondamentale. Ciascuno di noi deve avere ben chiaro che possiamo aiutare gli altri e guardare con più piglio alle nuove sfide solo se facciamo il nostro dovere, di cittadino, di volontario e di confratello, nella nostra quotidianità".
"A ben pensarci" ci ha detto con un sano orgoglio Gianfranco Bognandi, "il nostro progetto ProntoMisericordia va nella giusta direzione. Ci facciamo prossimi a chi ha bisogno di sostegno e aiuto, entriamo con loro in empatia e per loro iniziamo percorsi anti-emarginalità e anti-fragilità".
I lavori sono continuati anche nel pomeriggio, dopo una pausa pranzo che è stata essa stessa un importante momento comunitario.
Un grazie alla Misericordia di Regalbuto e al suo governatore e coordinatore zonale delle Misericordie di Caltanissetta e Enna, Santo Cantali, per l'ospitalità e la disponibilità.
Ci piace concludere con una frase detta da don Calogero Falcone: "Se il bene non genera bene, è un fallimento".

codice fiscale 92008080894
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